Certi giorni

Ci sono giorni in cui il tempo perde significato.
Giorni che non finiscono mai.
Giorni in cui un lettino vuoto ti fa piangere.
Giorni di rabbia, in cui prenderesti a pugni il mondo, o perlomeno il muro.
Giorni in cui la parola paura prende un significato nuovo.
Giorni in cui la tenerezza va a ondate e ti chiude la gola.
Giorni in cui le ginocchia tremano dalla fifa.
Giorni in cui non svieni solo perchè tua figlia ha bisogno di te.
Giorni in cui gli amici e i parenti ti tengono su quasi fisicamente.
Giorni in cui il cervello si spegne e la logistica familiare la devono inventare altri.
Giorni in cui scopri cosa sono le farfalle nello stomaco dal sollievo.
In cui galleggi dalla gioia.
In cui ridi senza un motivo.
In cui abbracceresti chiunque incontri.
In cui ti senti – e forse sei – un miracolato.
In cui non puoi che rendere grazie a Dio.
Giorni lunghissimi e sconvolgenti.

Ieri è stato uno di quei giorni.

La pallottola è stata operata d’urgenza. L’operazione è perfettamente riuscita.

Grazie a Dio e a tutti quelli che in qualche modo ci hanno accompagnato.

P.S.
La foto è veramente stata scattata nella camera d’ospedale della Pallottola.

6 Responses

  1. Confermo… l’avevo notato anche io quel bigliettino!

  2. Andrea Barba ha detto:

    Azz mi dispiace, l’unica cosa buona e che ora mi sembra di aver capito che la piccola sta bene.

  3. Giorgio Contratti ha detto:

    che fatica, eh, beppe? in bocca al lupo per la convalescenza…

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