Domande dell’alba

Stamattina, ore 6.30. Suona la sveglia. La ignoro. Il babbo no e va a svegliare le patafrulle.
Dopo pochi istanti mi ritrovo nel lettone una paperella perfettamente desta e in possesso di tutte le sue capacità verbali e mentali (e una leprepazza che si finge morta per poter dormire altri 10 minuti). La paperella mi fa una carezzina, si ferma a fissarmi (sperando che io dia segni di vita, cosa che tento assolutamente di non fare e tengo gli occhi serrati e il corpo immobile), poi si stufa e spara:

p: “Mamma, i bambini li manda Dio. Ma come fa Dio a fare i bambini?”
io: “… … …” spalancando gli occhi e tentando di capire esattamente in che pianeta mi trovo.
babbo (relativamente più sveglio, essendo andato a svegliare le fanciulle… e poi tornato a letto): “Paperella, lascia fare a Dio. Lui può fare tutto, può fare anche i bambini“.
p: ” ah“. passano 10 secondi.
p: “mamma?”
io: “mhm?”
p: “ma qualcuno nasce già da grande?
io: “no, non è possibile. tutti nascono dentro la pancia di una mamma“.
p: “ma come hanno fatto i primi bambini, se non c’era una mamma con una pancia in cui nascere?
io (chiedendomi come mai questi guizzi di intelligenza sovrumana le vengano sempre PRIMA dell’alba): “ah ok, i primi primi primi Dio li ha creati già da adulti, si chiamavano Adamo ed Eva, ma era un sacco di tempo fa, ed è successo SOLO a quei due“.
p: “ah. e adesso sono già morti?
io: “eh sì
p: “sicura?”
io: “sì, era proprio tantissimo tempo fa, è una storia lunga, un’altra volta te la racconto“.
p: “ah. peccato. cosa mangiamo a colazione?

ma solo a me capitano conversazioni mattutine così??? domani temo la domanda sull’uovo e la gallina…

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