domande difficili

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ogni età, nella follefamiglia, ha le proprie domande…

domenica pomeriggio, giocando in sala
io: “pallottola, metti giù quel quaderno, riportalo alla leprepazza, che è suo”
pallottola, fermandosi un attimo a riflettere: “mhm. mhm. gnò! pocchè?”
io: “hai detto perché? vuoi dirmi che stai già entrando in questa terribile fase?”
p: “pocchè?”
io: “perché è della leprepazza”
p: “gnò gnò. emmmmio. pocchè?”
la sera stessa, a cena.
p: “gnsocipoccollò. rirfogoogliglì. pocchè?”
babbo, trasecolando: “palottola, hai detto gnsocipoccollò. rirfogoogliglì. pocchè?”
p, guardandolo torva: “pocchè?”
b: “poccch… cioè, perché cosa?”
p: “babbo?”
b: “dimmi”
p: “babbo? pocchè?

pochi giorni dopo, giovedì (è il giorno della settimana in cui esco presto per stare con la paperella un pomeriggio). la porto a pranzo (chiede tigelle, la signorina), e a un tratto, addentando una tigella che cola ragù…
paperella: “mamma, è vero che se eva non mangiava la mela non c’era l’isis?”
io, impietrendo: “eva? la mela? l’isis?”
p: “è vero? me l’ha detto la mia compagna, la-precisa”
io: “mhm. ma tu sai cos’è l’isis?
p: “sì. no. so che è un gruppetto di persone che uccide la gente”
io: “beh, è vero, ma non è tutto qui”
p, prendendo un bel respiro: “infatti mamma, mi sembra anche a me. non capisco. ma non sono amici di Gesù? e dove vivono? e perché li uccidono? e chi uccidono? ma stanno dall’altra parte del mondo? e quanti sono? e come sono fatti? e come si distinguono? ma uccidono davvero? e come uccidono? e… come hanno fatto a essere a parigi? e…”
io: “ok. fammi andare a prendere un caffè che mi serve… poi ne parliamo con calma”

stessa settimana
leprepazza: “mamma ma io sono plonta per andale alla scuola dei glandi?”
io: “certo che lo sei. l’anno prossimo si va!”
l: “ma come facciamo che sono la più glande della mia scuola, ma sono l’unica che non sa dile la elle? la elle che si sclive con la pancia? la dicono anche i piccoli della plimavela e io no.”
io: “guarda, ho amici grandi che non la sanno dire. alcuni non la dicono per tutta la vita. addirittura pensa che in francia non la sa dire quasi nessuno. infatti si dice r alla francese!”
l: “mai mai mai?”
io: “no, mai per tutta la vita”
l: “ma anche a me non vellà mai fuoli?”
io: “non lo so. secondo me uscirà al momento giusto. la tua erre è bellissima, simpatica, e tu a settembre sarai superpronta per la scuola dei grandi. stai tranquilla e goditi quest’anno da grande nella scuola dei piccoli.”
l: “salà… ma io non sono tlanquilla”
io: “sarà, sarà… sarà una erre come i fiori che sbocciano per ultimi, in inverno. come le roselline che abbiamo in giardino, che sono le uniche cose fiorite adesso. sono meno belle?”
l: “no, sono più belle! sennò sarebbe tutto spoglio per l’inverno. mi piace! ho una elle come i fioli dell’invelno. glazie mamma!”

…almeno una su tre è un pareggio, al momento…

4 Responses

  1. La mia è semple la più meglio di tutte!

  2. Caterina Serafini ha detto:

    Avete delle figlie uniche! ?

  3. Anna Rocchi ha detto:

    Improbabili….

  4. kiara ha detto:

    ahahha…fantastiche. (La mia di recente mi ha posto un quesito che sapeva di apologia alla poligamia. Aiutoooo!)

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