Mercatini di Natale

Subito dopo aver fatto la nostra gran bella figura ai nazionali di ginnastica artistica, giacchè eravamo a Jesolo, abbiamo pensato bene di farci un giretto per i mercatini di Natale trentini.

Ma non sono mica in strada” direte voi. Evvabbeh, ma a voi cosa importa, scusate? E poi la scusa ha funzionato lo stesso per darci quel calcetto fuori di casa e farci fare un bel giretto all’aperto, anche se la temperatura non era proprio mite.

Il nostro giro nei pressi di Levico ci ha fatto scoprire alcune cose interessanti.

Innanzitutto i mercatini di Levico meritano davvero una visita, situati al centro del paese nei sentierini del parco della villa asburgica, sono un concentrato di atmosfera natalizia, artigianato a prezzi ragionevoli (non ho detto bassi, eh, ma nemmeno alti… ragionevoli) e una interessantissima tradizione enogastronomica.

Babbo Natale passa periodicamente a visitare il parco, è possibile trovarlo al pomeriggio seduto sul suo scranno dorato, pronto a prendere in braccio torme di bambini appiccicosi come cozze.

A Levico c’è la Fabbrica di Pedavena, dove si può fare una cenetta con amici e bersi ettolitri di buona birra (c’è la fabbrica dietro al muro, non possono finire il fusto).

Passeggiando per i mercatini è impossibile non cadere nelle tante tentazioni di degustazioni di prodotti tipici. Ad esempio noi siamo diventati dipendenti da frittelle di mele. Con lo zucchero a velo alla cannella. Con la crema calda. Portatecene 2 teglie per favore. – “due porzioni di frittelle?” – “no, ho detto due teglie!“.

Il legno come non l’avete mai visto. Presepi, tazze, gnomi, portavivande, grifoni, pentole, decorazioni natalizie, giocattoli. Fritto secondo me si può anche mangiare.

Il freddo come non l’avete mai sentito. Perché ci vorrà pure una scusa per spararsi un alcolico caldo ogni 3 – tre! – bancarelle: the al rum, bombardino, punch a mele e cannella, succo di mela caldo, parampampoli (il cui nome è chiaramente derivato dall’unica cosa che riesci a dire dopo che ne hai scoperto l’esistenza e te ne sei sparato una bottiglia).

Insomma un gran bel giretto, come potete vedere dalle diapositive qui sotto.
Altamente consigliato.

Rispondi