Lunedì mattina. Stiamo sparecchiando per la colazione mentre le bimbe grandi finiscono di vestirsi e la Pallottola ovviamente ulula per la fame.
La Leprepazza scende trafelata le scale: “Mammamammamamma oggi devo portare qualcosa da mangiare per Carotina! Cosa mi dai?”
Io: “Per chi?”
L: “Carotina, il coniglio che abbiamo a scuola! Dobbiamo portare a turno qualcosa per darle da mangiare!”
Io: “cosa mangiano i conigli?”
Babbo: “Carote!”
Io: “Ma va?? A parte le carote che non abbiamo?”
B, con la Pallottola urlante in braccio: “… Bambini?”
Io, aprendo il frigo alla disperata ricerca di qualcosa: “…Mm non credo… Trovato, finocchio! Le piacerà di sicuro!”
B: “ah sì??”
Io, ostentando sicurezza: “Mhm…. Ceeeerto! Tranquilla Leprepazza portale questa! Senti, ma cos’è questa storia dei conigli? Non avevate due pesciolini a scuola?”
L: “L’anno scorso mamma. Tubo e Stella. Ma sono morti. Sai, erano pesciolini molto sfortunati!”
Io: “Sfortunati? Perché sono morti, intendi?”
L: “No, perché erano muti!”
Io, cercando di non strozzarmi col caffè: “Pesci muti?”
L: “Si! Invece di fare <mph mph>” – e qui fa il classico movimento con la bocca, schioccando leggermente le labbra – “loro muovevano la bocca ma non facevano il suono!! Poverini…”
Eh, son sfortune…
sentite, alla fin fine non ci scapperebbe un libro per bambini? tenete tutto quel che avete finora sfornato, ci potrebbe veramente saltar fuori un libro
Se avessero potuto parlare, avrebbero potuto dire che so, “dammi meno/più da mangiare, se no schiatto”, e invece … 😀