E niente, è il bello della vita.

Come cosa? La vita, gli amici, i figli degli amici, tutti insieme alla colletta alimentare. 

Tu sei lì che negli ultimi mesi dici sempre che “è un periodo intenso”, cominci la giornata della colletta già stanco fisicamente. 

Poi passi la giornata tra persone che ti guardano negli occhi, tra una classe di bambini scalmanati che imbustano, impacchettano, scrivono, urlano, spingono, ridono e corrono. 

Vedi la gente che dona anche se non ha un soldo, perché si commuove – cioè si muove insieme ad altri  – alla vista del bisogno del prossimo. 

Mentre scrivi l’articolo ti si avvicina un’amica di tua figlia che ti dice “ti prego non chiamare la mamma che voglio restare ancora qui con voi”. 

E niente, la vita è una figata.