Cronache vacanziere

[articolo originale del 9 luglio 2013]

Esperimento di quest’anno: weekend di vacanze al mare con famiglie di amici con figli.
Popolazione: noi (alias, la folle famiglia: il babbo, io, la paperella e la leprepazza), una famiglia con un figlio coetaneo della leprepazza (di qui in poi detto “il principe” vista l’innata passione per uccidere draghi), una famiglia con 3 figli di cui una coetanea della leprepazza (“la bionda“), “il medio” (8 anni) e “il grande” (11).
Meta: Pinarella di Cervia (the top!).

Giorno 1
Osservazioni sotto l’ombrellone.
Il babbo del “principe” (quindi “il re“), riemerso da una qualche performance draghesca in cui era stato miseramente abbattuto dal coraggioso figliuolo, osserva le mia figlie. La paperella è lattea, ricciola con sfumature di rosso nei capelli, piena di lentiggini  fino alle orecchie e ricoperta di crema e sta importunando “il grande” che tenta di leggere un giornalino. La leprepazza è un cioccolatino panciuto e biondo, con grande invidia di tutto il resto della famiglia, è stravaccata su un lettino e per rilassarsi stropiccia le orecchie al “medio“, che la lascia beatamente fare (non si capisce come, ma la leprepazza ottiene sempre quel che vuole).
Re, rivolgendosi a me: “Mi spieghi, esattamente, come hai fatto a fare una figlia irlandese e una normanno-calabrese?”
Lo sapessi…

Giorno 2
Entrando in acqua.
Il medio alla leprepazza (senza malizia): “ma lo sai che sei bella?”
La leprepazza si ferma, lo squadra, poi gli risponde con ovvietà… “CERTO!” ed entra in acqua.
Poveri noi, poveri noi…

Giorno 3
Sguazzando in mare.
Leprepazza, dirigendosi con decisione verso la Croazia, forte della sua ciambella galleggiante: “io vado di là!” e attacca e battere i piedini e a ridere, allontanandosi in fretta.
Babbo, raggiungendola a fatica, prova la strategia: “bello quileprepazza, pensa, non tocco neanche io!
L, dopo un attimo di riflessione: “io torno indietro!”
Senza il minimo imbarazzo…

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