La pallottola ha appena festeggiato l’anno e mezzo ed è pressoché incontenibile. questa piccola e rotondetta creaturina, dotata di un fisico e un sorriso da putto cinquecentesco, sta demolendo il nostro – già precario – equilibrio psicofisico.
Se la paperella è l’entusiasmo fatto persona, e la leprepazza indubbiamente è l’anarchia selvatica, la pallottola è certamente l’eccesso.
L’ultimo esempio è il linguaggio.
La manualistica della puericultura dice che tra i 18 e i 24 mesi esplode il linguaggio. bene. nella pallottola è detonato. come una bomba. nel senso che lei dice tutto, o perlomeno è convinta di farlo, peccato che usi nel tentativo combinazioni di lettere casuali, il che dà origine a un linguaggio pallottolesco che solo pochi iniziati riescono a decriptare. i comuni esseri umani, quando il putto li interpella, volgono verso di me occhiate in cui brilla un evidente, gigantesco punto interrogativo, mentre la fanciullina strepita e protesta e geme per l’altrui incomprensione.
Esempi.
Scegliamo una lettera. qualsiasi. facciamo la “c”? ecco qualche variazione sul tema.
cocco: biscotto
cacco: ciuccio
cocca: albicocca
cacca: giacca
a’ccocco: l’aquilone (la pallottola ha evidenti ascendenti romaneschi ignoti, in virtù dei quali, davanti a determinate parole, scelte a suo insindacabile giudizio, antepone un generico articolo a’)
a’cacco: in braccio
a’gacco: il gatto
cuccu: cucù
cucca: mucca
a’cchia: lucia – la leprepazza
a’ccaia: chiara – la paperella
Non male, eh? posso andare avanti ad libitum.
Per ripetizioni contattatemi in privato.
Prezzi modici.
Astenersi perditempo.
Che spettacolo!! 😉
Ma ti han detto le date che è compagna di classe del mio piccolo Aurelio?!!!!!!!
Nooooo! Scherzi??
Eh no!!!!! ?