Traghetti, e io che ho detto?

Viandante: “basta dài, è il momento di scrivere qualcosa sul blog riguardo al viaggio, sono 10gg che non postiamo niente, cosa volete dire?“.

Quisquilia: “quella del draghetto che ci ha portato sull’isola deserta!
V: “ti ho già detto più volte che si chiama Traghetto e non Draghetto, salama da sugo che non sei altro!
Q: “no, è draghetto e mi sta simpatico, perché ci porta in giro!“.

Paperella: “racconta di Quisquilia che raccogliendo ricci di mare non inzecca un verbo che uno!
Q: “allora, basta, insomma! Pensi che io ho saprei i verbi?
V: “Quisquilia, forse un pochino di verbi devi impararli, che dici? Mi sembra che quella rompi della Paperella ‘sta volta abbia ragione, anche se mi dispiace darle ragione 😜”
Pap: “ah ah, simpatico eh il vecchio babbo

V: “vecchio a chi? Come ti permetti, piccolo mostro? Leprepazza dille qualcosa!
Leprepazza: “Ho mal d’orecchiiiiiii
V: “eh, lo so, ma tieni duro che le medicine faranno effetto. Dài, abbiamo visto di tutto, fatto il bagno con le tartarughe di mare, visto una spiaggia diversa ogni mezza giornata, passeggiato per le mura del Partenone, per gli stadi di Olimpia… cos’è che volete raccontare?”

L: “mal d’orecchiiii…
Q: “anch’io!
Piperita: “anch’ioooooo…
Pap: “anch… no, a me sta passando in questi giorni, ma ieri l’altro volevo morire...”

V: “dài, insomma, reagiamo! Moglie, dì qualcosa! Altre cose rilevanti?
Nomade: “no, sto dormendo…

Si, insomma… la vacanza sta andando bene e visitiamo tutte le spiagge sul nostro tragitto. Abbiamo fatto 1000 bagni, uno dei quali anche insieme alle tartarughe caretta (che cosa fichissima!). Abbiamo visto i monasteri delle Meteore e le rovine degli antichi greci. Abbiamo un gran mal d’orecchi tutti, io ho cominciato la vacanza con 6 gg di oki e antibiotici. Ma ci stiamo divertendo un bel po’.

E ci stiamo stancando tanto. Di troppa vita, di relax, di figli che hanno da dire qualcosa per romprere le scatole, di itinerari incerti che non si capiscono e di cui sentiamo la responsabilità, di luoghi da visitare, di pietanze da mangiare e di amici da voler incontrare nuovamente.

Anche se cominciamo a salutare i compagni di viaggio (siamo gli unici in camper) abbiamo ancora il viaggio di ritorno da fare e saranno altri giorni che promettono benissimo.

Ci tornerò sopra, ma in questi giorni ho pensato spesso al fatto che solo la vita può morire. Se ogni tanto proviamo una difficoltà o viviamo un dolore, quello è il manifestarsi di qualcosa che sta finendo, ma è anche il segno del fatto che quel qualcosa, quel regalo, è esistito.

Quindi davanti ai momenti di screzio, di difficoltà, di non sapere cosa dire, di delusione, di oppressione e di morte, possiamo ricordarci che il dono di vita avuto fino a quel momento non era affatto scontato, e magari molte volte nemmeno meritato.

Ringraziamo tantissimo degli amici che abbiamo con noi.

Buon tutto, buon Ferragosto, buona festa dell’Assunzione di Maria.

1 Response

  1. Alessandro Ascari ha detto:

    Grazie Folle Famiglia compagna di viaggio! Ci rivediamo presto, un abbraccio Exa-gerato!

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