Stamattina eravamo in tre amici al mare e occupavamo un tavolo del bar per giocare con il gioco da tavolo di Labyrinth. Ci potevi sentire mentre dicevamo ad alta voce:
Dammi il bambino. Con rischi indicibili e traversie innumerevoli ho superato la strada per questo castello oltre la città di Goblin, per riprendere il bambino che tu hai rapito. La mia volontà è forte quanto la tua e il mio regno altrettanto grande… Tu non hai nessun potere su di me!
O meglio, potevi sentirne uno mentre cercava di recitare l’incantesimo ad alta voce con gli altri che gesticolavano per suggerire le battute (l’incantesimo di Jareth dopotutto va spezzato davvero, eh!).
Dicendo questa frase non sono riuscito a non pensare ai fatti di Barcellona e al terrorismo degli ultimi anni, all’ISIS, eccetera.
Sapete una cosa? È vero: non hanno alcun potere su di noi. Nessuno.
Certo, hanno il potere di togliermi la vita. Potrà succedere che mi venga tolta da qualcuno, ma non c’è niente che possa impedirmi di spenderla oggi per quello in cui credo. Ora. In tutto quello che faccio, in come parlo a mia moglie o alle mie figlie, in come bevo uno spritz con gli amici giocando da tavolo o in come tornerò a lavorare la settimana prossima.
Certo che c’è la paura. La paura di uscire di casa e incontrare la morte in una piazza più o meno affollata. Ma quella è paura di morire, non di vivere.
Se vivo gustando e cercando di testimoniare il bene che incontro (invece di star lì a fissarmi sul male) ho già vinto.
Il mio lavoro è decidere come spendere la vita che mi è data, come lasciare il mio segno nel cuore del mondo, come amare chi ho vicino. Non c’è nessuno che possa impedirmi di fare il mio lavoro se non io stesso.
“Tu non hai alcun potere su di me.“
Bellissimo pensiero anche un po mindfullness se vogliamo ottimo spunto di riflessione ottimo atteggiamento e ottima la persona che l ha scritto