analogie notturne

ieri sera, in macchina con le due grandi, tornando dalla palestra verso casa dove ci attendono per festeggiare con un bella cenetta i 12 anni della leprepazza.

paperella, sobbalzando sul sedile e indicando nel buio fuori dal suo finestrino: “mamma, guarda-guarda-GUARDAAAAA!
Io: “dove? cosa? è tutto buio e starei anche guardando la strada, visto che sto guidando!
leprepazza, sporgendosi di colpo tra i sedili: “dove, dove? io sono dietro, non vedo mai nulla!
p: “làààààà, guardaaaaa!! (pausa drammatica. poi, con tono di rimprovero). ecco, adesso non c’è più
io e l: “ma cosa? cosa c’era da vedere? puoi dire cosa dovremmo cercare, che è già scomparso?
p: “per forza è scomparso: era un coniglio! correva velocissimo, ci ha attraversato la strada ed è scomparso tra i ciuffi d’erba della campagna!”
l: “veloci veloci, esprimete un desiderio!!!
io e p.: “eeehhh?? e perché dovremmo esprimere un desiderio?
l (sbuffando, come chi deve sempre spiegare tutto ai grandi): “ma perché un coniglio è come una stella, no?
io: “... mhm… peloso? soffice? puccioso? buono con le patate?
l: “ma no… compare a un tratto, fa un breve tratto e poi scompare. e se non stavi guardando proprio in quel punto, non lo vedi!”
io (un filino scettica): “ah ah?
l: “ma sì… stella cadente… coniglio passante… vedete che si somigliano? e quindi se per l’una si esprime un desiderio non vedo perché non farlo per l’altro. se porta fortuna una stella, perché non dovrebbe esserlo un coniglio? anzi, lo decido io: era un coniglio passante fortunato!

detto ciò, la mia dodicenne risprofonda all’indietro tra i sedili, guardando il cielo, esprimendo desideri, e scrutando il buio in cerca di stelle. o conigli, che – parola di leprepazza – son quasi la stessa cosa.

1 Response

  1. Fernando Lanzi ha detto:

    Molto creativa la fanciulla !I nonni di montagna.
    Ñul

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