Da un anno all’altro

Un anno fa in questi giorni cominciava l’estate più difficile di sempre per la nostra famiglia

Anche quest’anno è tutto un po’ concitato, ci sono in 1000 impegni delle ragazze a incasinarci la logistica, abbiamo un mezzo milione di cose arretrate da fare, le preoccupazioni del lavoro continuano a tenere il loro posto per ricordarci che prima o poi dovremo anche tornare alla scrivania, e il numero di amici e genitori di amici per i quali preghiamo è un po’ più alto.

Quest’anno, in onore delle olimpiadi, abbiamo deciso di invadere rumorosamente la penisola ellenica, mia moglie – che vi ricordo ha come nickname Nomade – ha preparato un itinerario fantastico che prevede bagni in mari strepitosi, cene in taverne sul mare, sacrifici da portare sugli altari degli dèi greci con 40° all’ombra e un numero di km quotidiano che Mercurio spostati.

Ma quest’anno siamo qui, senza aver lasciato nessun folle in ospedale e con solo una figlia da recuperare domani all’arrivo del traghetto, tanto è solo 300 km da qui, è un tiro di sasso.

Ogni anno facciamo nuovi propositi e ogni anno ne canniamo 3 su 4, come ad esempio scrivere sul blog un po’ più spesso 😅, però mi accorgo che c’è proprio da esser grati di tutto quello che abbiamo e che possiamo vivere. C’è chi affronta estati molto più difficili e anche a noi potrebbe capitare prima o poi di dover alzare il tiro. Tutto quello che si riceve è davvero un regalo e ci tenevo a dirvelo.

Vorrei provare a spiegarvi cosa è cambiato da questo punto di vista e cosa provo quest’anno, ma “andiamo a montare l’ombrellone?” è ciò che in questo momento Piperita sta ripetendomi nell’orecchio insistendo come 10 bambine che insistono e io non riesco a formulare nessun’altra frase.

Vi daremo altre notizie di noi, ma ora andiamo a giocare con Poseidone.

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