Inseguendo I miti greci siamo giunti alle porte di Delphi.
Babbo: “Oracolo, è opportuno per noi continuare a viaggiare così?“.
Oracolo: “Conoscete voi stessi“.
B: “Lo prenderò per un Sì.“.
E viaggiammo e viaggiammo, moderni Ulisse persi tra l’isola in mezzo al mare di Monemvasia, il teatro di Epidauro – state tranquilli, nemmeno Esculapio non è riuscito a guarirci dalla follia – e la caccia alle uova di Pasqua che il coniglio pasquale ci ha organizzato nel giardino degli ulivi trovato su Airbnb.
La surrealtà più totale pervade la nostra macchina a noleggio quando attraversiamo gli uliveti mentre guardiamo il mare e le montagne innevate del Taigeto e ascoltiamo l’audio libro delle avventure di Phileas Fogg, compito delle vacanze della Paperella.
Mica male come idea!